E “continued…” sia

Non so perché nel post precedente io mi sia ritrovata scritto in calce “to be continued…”.

Magari era un appunto per me, o avevo scritto poche righe e avevo deciso comunque di pubblicare solo quelle e di rifinirlo in seguito, ma poi sono riuscita a terminarlo e quella promessa di continuare è rimasta appesa così, senza che me ne avvedessi.

Siccome però io le promesse ci tengo a mantenerle, eccovi il seguito.

Comincerei da uno stralcio dei tanti appassionati commenti di @Ser Bruno:

Una cosa tuttavia vorrei dirla, su questa ‘pandemia blogghiera’ del creare Premi ed assegnarseli “inter se” : la ritengo una cosa grottesca, una dimostrazione che il bacillo del ‘narcisismo infantile’ non è stato ancora debellato in molti Bloggers ( o presunti tali ) che, ahiloro, tuttora vengono falciati dalla premite’ .
Per dirla in maniera più concreta, il giochino dell’ “io premio te, tu premi me, voi premiate me, io premio voi”, potrebbe far pensare alla “catena di sant’ antonio”, invece a me ricorda assai più vivamente “i famosi compari” del gioco delle “tre carte” che, prima che arrivi la Madama per agguantarli e per condurli al gabbio, si spartiscono in tutta fretta il bottino !

Devo dire che non sono completamente d’accordo. Intanto perché siamo qui anche per giocare, e quindi il gioco ci sta tutto, e poi perché un apprezzamento sincero, il fatto che una persona ti dica perché ti legge e cosa trova di bello e interessante nel tuo blog (quindi capirete che “non leggo i suoi articoli” era del tutto insensato prima ancora che provocatorio), è comunque un gradito ritorno.

Invece @Ser Bruno ha ragione da vendere sui meccanismi che si innescano, che tolgono a questi “premi” significato e direi anche spontaneità e leggerezza.

E’ un po’ come quando c’è una festa, “se invito questo devo invitare pure quest’altro”, indipendentemente dal fatto che questo ti sia simpatico e quest’altro no, perché appartengono alla stessa categoria, che siano entrambi cugini, compagni di classe, condomini o colleghi d’ufficio. Se inviti l’uno e non l’altro, l’altro si offenderà e metterà il muso lungo al grido di “sono cugino (collega/ etc) anch’io come quello!”, così come se fai un regalo a Tizio lo devi fare pure a Caio, se vai al matrimonio di Sempronio devi partecipare pure a quello di Piripicchio, indipendentemente dal reale vincolo di amicizia, affetto e stima.

Insomma, ci sono dei blog interessanti di amici, ci sono blog interessanti di sconosciuti, ma ci sono anche blog di amici che sono mosci e che, diciamocelo, è imbarazzante consigliare a qualcuno, ma pure imbarazzante nei confronti del blogger amico ignorarlo. E’ così che la prozia, quando conferì il “Diemme Award“, usò come criterio il fatto che i blog fossero di sconosciuti, affinché non fosse condizionata in nessun modo e fosse libera di esprimere la propria opionione schiettamente.

Ugualmente per me condivisibile è la scelta di Panirlipe, di assegnare il premio a blog abbandonati, ritengo per lo stesso criterio di scelta libera e incondizionata.

Ma torniamo a noi, che già che ci sono alle domande cui bisogna rispondere ci rispondo, che è pure un modo per conoscerci un po’ di più.

Quando hai cominciato il blog?

Questo? Nel dicembre 2009.

Su cosa scrivi?

Improvviso. Generalmente esterno i miei pensieri, ma non seguo un filone.

Che cosa rende il tuo blog speciale?

Forse la sincerità e l’accoglienza, forse la vita vissuta e l’ironia mia e dei miei impagabili lettori.

Cosa ti ha spinto ad iniziare?

  1. Bisogno di allontanarmi dal precedente blog, divenuto un luogo di ricordi dolorosi dopo l’abbandono de “Il Socio”.
  2. Voglia di aprire una nuova pagina della mia vita, con un nuovo stato d’animo.

Cosa cambieresti nel tuo blog?

Vorrei che fosse tutt’uno col precedente, perché non sono tipo da doppia personalità: e poi, col passato ho fatto pace. Più o meno.

****

Naturalmente, come mio solito, rompo la catena, per i motivi di cui sopra ma anche perché, avendolo rifiutato questo premio, non avrei neanche il diritto di girarlo a mia volta a terze parti 😉

70 commenti

  1. D&R

    Di corsissima, ma giusto per soffiare il primo commento a Ser@Cavaliere 😉

    Ciao, belli ( e belle)!!!!

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    • @D&R: ciao carissimo! Mi dispiace che tu sia sotto pressione lavorativa (ma magari è buon segno! 😉 ), e spero di riaverti presto tra le mie pagine con un po’ più di tranquillità.

      Grazie comunque per il passaggio 😉

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  2. cavaliereerrante

    M’ è consentito di dire la mia, prima che piombi giù come un falco un @Aquila ???
    Bene, osservo queste semplici cose :
    1) Errai ( eh, Cavaliere Errante sono ! ) nell’ accostare questa pandemia della ‘premite’ al mitico gioco delle “TRE CARTE” : in questo gioco infatti, da una parte ci sono gli scaltri ed abili “mariuoli” ( oh, che bel termine m’ è uscito, mi ricorda Ser @benedetto craxi ‘detto bettino’ ! 😀 ), dall’ altra parte del banchetto la schiera degli ingenui da spennare, prima che le Madame accorrano con le manette pronte, mentre nello stantio ( e sciatto ) “rendez vous de le jou du la premì” ( cacchio, si dirà così ? 😀 ) di ingenui, non se ne vedono !
    Piuttosto, mi sembra più adeguato definire l’ ansiosa ( e ansiogena ) ‘premite’ come una interminabile “catena di sant’ antonio”, a mio “errantissimo” parere un pessimo incentivo a propagare il virus di questa narcisistica pandemia . 😦
    2) Sapere tutti quanto ami il greco, ma questo termine “gorgeus” mi appare – sempre a me “errante”, s’ intende ! – di una scempiaggine qualunquistica del tutto inutile !
    😛

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    • @Ser Bruno: se penso all’inglese “gorgeous” lo trovo un termine semplicemente orribile, ma se lo accosto al classico potrebbe invece ricordarmi le Georgiche, ed eventualmente potrei persino farci un po’ pace.

      Però dai, non fossilizziamoci sul termine, e riparliamo dei premi. io non sono così contraria, è solo che il contesto li rende generalmente poco sinceri, e quindi inutili, laddove invece non sono proprio pomi della discordia.

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  3. cavaliereerrante

    Ser @Diendèrre, non bastava Ser @Aquilauneggianteesconnettentelaserietàdiunpost, ti ci metti anche Tu, eh ???
    😦

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  4. cavaliereerrante

    Ennò, MyLady generosa mia !
    “Enno ennò” …. ed ancora “ennò” 😦 !
    Se volessimo struppiare il greco pur mantenendone la melodiosità, dovremmo dire gheorgòs, che vuol dire “rurale”, “agricolo”, “attinente alla zappa e alla terra”, dal verbo in ‘òmega’ gheorghèo = io zappo e coltivo la terra, io sono un contadino, un ortolano … ehm … un padano … etc. 😀 .
    Ma se volessimo osare di più, col permesso di God @Omero, potremmo riferirci all’ aggettivo “ghorghòs” ( gamma, omicron, rò, gamma, omicron, sigma ), che vuol dire, fra l’ altro, “trucido, spaventevole, terribile”, oppure per rimanere all’ esattezza delle lettere di quel termine fesso, che non pronuncio nè scrivo, potremmo avere a disposizione esattamente “Ghorgoùs” ( gamma, omicron, rò, gamma, omicron, ypsilon, sigma ), genitivo del nome “Ghorghòs”, che significa “della Gorgone”, e cioè del Mostro dalla testa ‘anguicrinìta’ che pietrificava con il suo sguardo ‘i mortali’ !

    Ps. Ehm … Ser @Diendèrre Diendèrre ( insomma, ‘ser @dienderre al quadrato’ ! ) … ehm … sei mica andato a trovare il nostro Ser @Balibàr, eh ???
    Sine ??
    E … ehm … non ti avevano avvisato che “l’ impegnite” è una malattia … ehm … contagiosissima ??
    None ??
    Mah … e … ehm … vuoi un antidoto ??
    Sine ??
    Leggiti i Post del tuo ‘collega & gemello’ Ser @Aquila …
    ti passerà in fretta 😛 !!!!

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    • Infatti, come ha scritto la prozia a Panirlipe, a lei ricorda la Gorgone, e il gorgo nel senso spaventoso di quello che inghiotte.

      Francamente questo premio, come il termine inglese che lo distingue, mi dà un gran fastidio a pelle.

      E sì, lo trovo “trucido, spaventevole, terribile”. Mi pare così buffo che invece abbia un’accezione positiva, ma gli inglesi le fanno queste cose, pensa a “Terrific” che significa “straordinario, formidabile”: che a nessuno venga in mente di assegnarmi un “Terrific Award”! 😛

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  5. cavaliereerrante

    D’ accordo, esco dal ‘topic’ !
    Ma … ehm … c’ è qualcuno/qualcuna che voglia spiegarmi che cavolo sia quel tantra del kamasutra ?!?
    Sbaglio ?!?!?!?
    Ah, era quel kama del santratutra ????
    Nemmeno ????
    …. cci loro, a questi indiani !!!!

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    • @Ser Bruno, a te assegneremo sicuramente l’ “Off topic Award” 😉

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  6. allora, arrivo dicendo anch’io che detesto il termine gorgeus, soprattutto come lo pronunciano da queste parti, all’americana, “gooooorgiusss” facendo salire l’intonazione alla fine. Nota che viene usato solo da donne (non è considerato un termine “macho” 😀 ) e quelle che lo pronunciano sembrano galline strozzate.
    Da vent’anni che sono qui è non l’ho usato una sola volta (e ne’ lo usa mia figlia! yesss!).
    Fiera di me stessa, almeno per qualcosa 😆

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    • Beh, vedo che continuano a scoprirsi affinità da queste parti 😉

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  7. cavaliereerrante

    Oh … un OFF TOPIC AWARD for me ?!?
    Ma … ehm … non ci sarebbe qualcosina di meglio ???
    😦
    Ahò, in fondo sono Amico di Ser @Aquilanonvedente, mica di ‘pizza e fichi’, eh ?
    Aspiro 🙂 ???
    C’ è di meglio 😀 ???
    Attendo, con la leggerezza eterea di ser @giuliano da londra !!!

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  8. cavaliereerrante

    @Martì, ‘to cacchio di @@@@eus, fa schifo pure a te ???
    Altro che affinità elettive, …. qui siamo ‘cloni’ !!!!
    😀

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  9. mah il fatto è che qui quel termine ha proprio un’accezione particolare. Quando ad esempio si vuole fare una parodia di, metti caso, la classica biondona senza cervello, la prima parola che il commediante o semplicemente il pettegolo 😀 le mette in bocca è “gooooorgeuuuus”, parodizzandolo, appunto. E’, come mi verrebbe da dire, una parola-stereotipo.
    No grazie 😉
    Per quanto riguarda le affinità elettive, caro Bruno e ify, ormai è appurato che ce ne sono a bizzeffe 🙂

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  10. «… ma ci sono anche blog di amici che sono mosci e che, diciamocelo, è imbarazzante consigliare a qualcuno, ma pure imbarazzante nei confronti del blogger amico ignorarlo»

    Mi piace. Si chiama diplomazia, una dote che in me non è troppo spiccata perché ho un enorme difetto: sono sincera. Molte volte mi pento di esserlo, però.

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    • In quasi nessuno dei miei amici la diplomazia è una dote spiccata, qui “Dio li fa e poi li accoppia” e, avrai avuto modo di constatare, la sincerità qui è piuttosto di casa.

      Però il tuo, di blog, lo consiglio davvero anzi, lo raccomando caldamente (sto tentando di convertire anche mia figlia, mi piace il filone delle poesie del Risorgimento, oltre a tutto il resto ovviamente).

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  11. Beh, qualche commento fa si parlava di affinità … 🙂

    Grazie, la stima è reciproca. Sto per pubblicare il commento al “Giuramento di Pontida” (in verità, con un po’ di riluttanza, visto che negli ultimi anni è ritornato di moda, ma non per il talento di Berchet 😦 ), se a tua figlia può interessare.

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    • @Marisa: sicuramente glielo segnalerò, anche se lei detesta il mondo blog colpevole, a suo avviso, di averle rapito la mamma.

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  12. Clap clap ad Ifi che ha finalmente detto NO al “premio tra blogger di cortesia” (..ma si a valsoia…oddio no nun centra nulla!ahahah).

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    • @Farny: clap clap a te Farny, per esserti associata. I premi di cortesia tolgono vigore al premio stesso, e li svuotano di significato (ma meno significativo di quello conferito a me non ce n’è nessuno, “non leggo i suoi articoli” nel conferimento di un blogger-award, ‘un s’è mai sentito! 😯 )

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  13. cavaliereerrante

    Ce ne sono “a bizzeffe”, cara @Martina-15 ( nò, te ne prego … non mi dire ancora “acqua” 😦 ! ) … ?!?
    CE NE SONO ?!?
    “Ne abbiamo”, cara Amica, e ne abbiamo grazie a @Ifigenia 😀 !
    Quanto alla tua riflessione, cara Lady @Marisamoles-16 ( Tu, giochi a ‘battaglia navale’ sul quaderno ??? ), io non la chiamerei “diplomazia nemica della sincerità”, tutt’ altro !
    Per quanto mi riguarda, la nostra @Ifigenia sà bene che, quando ero un neofita del blog ( ott/2009 😦 ! Non che adesso sia un ‘aquila’ blogghiera, tutt’ altro ! ), intervenni in un blog con la affrettata, ma per me “sincera”, ansia di fare amicizia con un blogger che avevo imparato a stimare, che mi piaceva per il modo di scrivere chiaro e riflessivo . Fù un tentativo ‘fallito’, e mi dispiacque assai 😦 !
    Bene, quel blogger ( che per restare ‘on topic’ è proprio uno dei mentori della fascinosa @scopritrice di questa parola anglosassone fasulla, che non useremo neanche con una pistola puntata alla tempia ) che allora ‘maltrattai a parole’ provocando una appassionata difesa da parte di un’ ava di @Ifigenia ( di poca “diplomazia” anch’ essa, ma altrettanto generosa e “sincera” nella difesa di un amico ), continuo a stimarlo “sinceramente”, ma – se questo è lecito dirlo – il suo mondo, non collima minimamente col mio : io, che sono stato appena insignito dall’ OFF TOPIC AWARD, cerco ben altro 😀 !
    Dunque, per ritornare ‘a bomba’, non credo proprio che la frequenza ad intervenire in uno spazio blogghiero sia dovuta alla “diplomazia”, o alla “sincerità”, o alla “insincerità”, o altro ancora, bensì, per ripeterci, unicamente, appassionatamente, semplicemente a ” … quel sincero sentir qualcosa dentro – che faccia dell’ anima il suo centro” !
    Un abbraccio ‘di stima’ !

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    • @Ser Bruno: ricordo quella baruffa e devo dire che, nonostante entrambi quei blogger siano tra quelli cui è stato negato il visto a Ifilandia, difenderei ancora il principio della privacy. Qui siamo sotto gli occhi del mondo, e anche se a noi sembra che ci siano solo le persone che scrivono, e che conosciamo come ottime, il mondo è pieno di matti, e bisogna tutelarsi.

      E oltre ai matti, ci sono pure quelli, magari della cerchia di amici e conoscenti, con i quali “ogni parola che dici potrà essere usata contro di te”. Per quanto mi riguarda, lo vedete che non ho scheletri nell’armadio, ma alla mia privacy ci tengo.

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  14. kalojannis

    Il mio inglese è modesto… e per un po’ di tempo ho pensato che “Gorgeus” fosse sinonimo di qualcosa di estremamente brutto… mi ricordava i Gargoyles delle cattedrali gotiche, che bellissimi non sono… 🙂

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    • @kalos: in effetti, da un punto di vista onomatopeico è pessimo.

      Per ora, come assonanza, abbiamo tirato fuori: gorgo, Gorgone, Gargoyles 😉

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  15. cavaliereerrante

    @Ifigenia-25 …
    😀

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  16. @ cavaliereerrante 20

    Da quando ho aperto il blog, circa due anni e mezzo fa, ho capito una cosa: le persone che incontri virtualmente, anche quelle che credi di conoscere bene, quelle con cui hai un feeling particolare, in realtà non le conosci per nulla. Ovvero, sai di loro solo quello che puoi intuire attraverso la scrittura che, però, benché sia anch’essa uno strumento di comunicazione, non può essere paragonata alla frequentazione e alla conversazione a quattr’occhi, in cui, tra l’altro, gioca un ruolo fondamentale il linguaggio non verbale. Se con la mia sincerità riesco a “ferire” le persone che conosco bene, figurati i disastri che faccio con quelli che credo di conoscere ma dei quali in realtà so molto poco. 😦
    E’ vero che la diplomazia non è nemica della sincerità. Allora diciamo che sono schietta, che non so usare il tatto per dire una cosa che può urtare la suscettibilità delle persone, che non conto fino a dieci prima di dire una cosa (nemmeno quando scrivo, anzi capita che nei commenti, ad esempio, pigi quel benedetto o maledetto, a seconda dei punti di vista, tasto dell’invio ed ecco … la frittata è fatta). Ciò succede anche quando invio delle mail.

    La vostra “amica”, quella di cui in questo e nel post precedente si sta disquisendo, è stata sincera quando ha detto che non legge i post di Ify, ma per niente diplomatica. Poi se, come mi è parso di capire, non è nemmeno una cima … insomma, secondo me non meritava nemmeno che si parlasse di lei così tanto.

    P.S. Sarò stanca ma quella della battaglia navale sul quaderno non l’ho capita. 😦

    @ Ify

    Ah, ma tua figlia è ancora nella fase “mamma perché compri i profumi per te e non i balocchi per me?”! (ops, la canzone è un po’ vecchiotta, non so se la conoscete) I miei figli, beata l’ora se mi tolgo di torno per un po’ e non li tormento. Ma sono maschi …

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    • Cara Marisa, il tuo intervento mi offre un sacco di spunti, vediamo se riesco e seguirli tutti.

      Io ho incontrato moltissime delle persone conosciute qui, e ti assicuro che un po’ di differenza l’ha fatta, nel senso che l’incontro poi è quello che cementa l’amicizia, il salto dal virtuale al reale è importantissimo, ma non cambia la sostanza del rapporto: le persone che ho incontrato sono state esattamente le stesse.

      E’ vero, qui manca il linguaggio non verbale, che è quello poi che praticamente nessuno sa interpretare (e allora a che serve?), ma è invece abbondante quello paraverbale: sapessi quante cose si deducono dal “come” uno dice le cose, e da questo qui non si sfugge. I malintesi sono all’ordine del giorno con tutti, ebbi modo di ricordare che mia nonna era solita dire “le parole non sono tanto mal dette per quanto mal capite” ben prima che esistesse non solo internet, ma forse addirittura il telefono!

      Il meccanismo dell’offesa è qualcosa su cui volevo scrivere un post, che chissà se farò mai, ma è veramente interessante: spesso l’offesa dipende da propri complessi, da proiezioni che nulla hanno a che vedere col fatto oggettivo. Tu hai letto il post dalla prozia “La domestica” (lo dico perché vedo che sei intervenuta), e hai visto cosa è successo con Valentino? Praticamente si è offeso sentendosi punto sul vivo. Parliamo di tatto e diplomazia, ma come posso pensare io che parlando di una domestica si offenda un camionista? In realtà lui ha probabilmente dato per scontato un razzismo latente nelle persone, perché le minoranze stanno spesso sul “chi va là”, ha fatto l’equazione che assolutamente non era nella mia testa domestica = romena, quindi un attacco generico a dei comportamenti che è possibile riscontrare nel personale di servizio è diventato un attacco di stampo razziale al popolo rumeno: e quando mai ci sarei potuta arrivare a pensare una cosa del genere? Tutt’al più potevo pensare che si offendessero tutte le domestiche, e di dover stare a chiarire che certo che lo so che non sono tutte uguali, che ce ne sono tante oneste, precise, pulite, (a volte persino riservate! 😆 ) senza le quali i loro datori di lavoro sarebbero persi, ma che mi si offendesse uno che è di altro sesso e svolge tutt’altro mestiere, solo perché ci ha visto un attacco a tutto il suo popolo, sentite, io proprio non ci sarei arrivata.

      A volte l’offesa non è nelle parole di chi le pronuncia, ma nelle orecchie di chi ascolta, che è esattamente dire che non è nelle parole di chi scrive, ma negli occhi di chi legge.

      Invio intanto questa parte del commento poi tornerò sul resto.

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    • @Marisa: la diplomazia non è nemica della sincerità, ma è un’arte che pochi conoscono e molti ritengono di saper esercitare, sostituendo al tatto e all’abilità l’ipocrisia e la menzogna. Lessi una volta che “Diplomazia è convincere tua moglie che ti chiede il visone, che una pelliccia non farebbe che togliere splendore al suo indubbio fascino”.

      Io direi che diplomazia è, nel comunicare qualcosa, puntare sulla parte positiva, smussando quella negativa, pur dicendola in tutta la sua completezza. Insomma, se uno ha un cancro, non dirgli che ha un foruncolo, ma che ha un male che oggi si affronta quasi sempre con successo e che se la cura è tempestiva non dovrebbero esserci problemi, che lui inoltre ha un fisico tutto sommato forte che reggerà le cure senza troppi contraccolpi, anche perché oggi la medicina ha fatto miracoli non solo relativamente alle cure, ma anche alla diminuzione drastica degli effetti collaterali, etc. etc.

      Senza andare sempre ai discorsi tristi, un blogger ci fece sorridere per aver descritto come una ragazza lo lasciò dicendogli che lui aveva una personalità talmente forte che una donna poteva solo essere la sua ombra: aggiunse che se ne andò quasi contento 😉

      Tornando alla blogger, io invece penso che non sia una sciocca: io al contrario di lei la leggo, e non è assolutamente una persona banale, anche se quell’uscita “Ti do il premio anche se non ti leggo” sembra proprio da oca giuliva. In realtà è la spocchia che la frega, quella boria superiore anche all’intelligenza e alle capacità che sicuramente ha ma che ne vengono messe in ombra, trasformandola in prevaricatrice (a chi glielo permette) offensiva e insopportabile.

      Il “mentore” non le è stato certo d’aiuto a renderla simpatica alla nostra comunità, ma insomma, se è vero che non possiamo piacere a tutti, è vero pure che neanche a tutti possiamo dispiacere, quindi ognuno si crea il suo circolo, e rimane il fatto che al mondo c’è posto per tutti: male però ha fatto a venirmi a stuzzicare. Che lei non mi legga, ammesso che io ci creda, non me ne importa un fico secco, ma associare questa espressione al conferimento di un premio come “gorgeous blogger” mi pare ridicolo e fuori luogo.

      Intanto invio pure questo e poi torno per concludere.

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    • @Marisa: credo che la battaglia navale si riferisca al fatto che usiamo rispondere citando nome del commentatore e numero del commento, che sembra quasi come quando si citano lettera e numero per indicare una posizione nel gioco della battaglia navale.

      Per quanto riguarda mia figlia, è stata in quella fase fino a poco fa, ora è una via di mezzo: quando ha da fare con le sue amiche io devo sparire, quando rimane solo ritorna la dolce ameba di sempre.

      Finito.

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  17. cavaliereerrante

    Lady @Marisamoles-27 ( la battaglia navale ? E’ una mia nostalgia del caro gioco ai tempi del liceo, tanto per alleggerire ‘nome numero’, o evitare di scrivere “quoto”, tutto qui 🙂 ! ), quanto scrivi ora, mi appare abbastanza condivisibile, tranne una cosa che appare – a mio parere “errante” – troppo schematica, e non corrispondente alla realtà “non virtuale” .
    In sostanza, Tu affermi che la relativa ( seppur apprezzabile ) conoscenza dell’ altro nel blog, potrebbe determinare una frase, un pensiero, un qualcosa insomma che offenda l’ altro, proprio a causa della limitatezza della conoscenza blogghiera ( o bloggale ? ), osservando a sostegno della tua tesi che “se Tu riesci ‘con la tua sincerità’ a ferire l’ altro che pure conosci”, figuriamoci una persona sconosciuta, e soltanto percepita attraverso l’ aere .
    Se così pensi, è proprio questo lo “schematismo” che non mi convince affatto :
    1) Per quanto mi industri a cercare di conoscere una Persona dietro un PC, non riuscirò a capirlo mai, e pertanto, “laddove io sia sincera”, rischio di offenderlo .
    2) Infatti, se riesco a ferire ‘non volendolo’ una Persona con cui divida il pane ed il companatico ogni giorno “de factu”, figuriamoci quanto possa ferirlo inseguendolo per l’ aere virtuale, meglio quindi usare la diplomazia che io tuttavia, essendo “schietta” ( N.B. Mi permetto di farti notare : “schietta” = “sincera” ), non ho, e quindi non sapendo usare “il tatto” ( N.B. Mi permetto ancora di farti amichevolmente notare : “tatto” = “diplomazia” ), cerco di essere “schietta” !
    3) Quindi in sostanza, continui “sinceramente” a ripetere che Tu, poichè sei sincera, non riesci ad essere diplomatica, se la lingua italiana ed i suoi significati contano ancora qualcosa, e sinceramente ( o schiettamente ) assumi che di “quella blogger” si è già parlato abbastanza .
    A questo schema che appare nel tuo garbato controcanto al mio commento ‘Ser @Bruno-20′ ( puttana galera !!!! Mi sono autosilurato l’ incrociatore mio 😦 !!! ), oso eccepire con “tutta l’ erranza” del mio vagare per lande solitarie e sconosciute :
    1) Virtualità o materialità della conoscenza di un’ altra Persona, sono sempre elementi labili assai, se da 2500 anni Socrate ci invita “a sforzarci di conoscere noi stessi” ( cosa invero “difficilissima” da attuare ), quindi il rischio di offendere qualcuno, pur non volendolo noi, sussiste nell’ uno e nell’ altro caso . Così come sono efficaci “entrambe” le conoscenza, quando invece si voglia deliberatamente ferire qualcuno : io, non vedo alcuna differenza !
    2) All’ impasto e/o intreccio labirintico del dedalo “schietta-sincera-tatto-diplomazia” di improbabile significato, non ti sembra cosa migliore, e più comprensibile, utilizzare, sia nell’ aere virtuale, sia nella vita materiale, l’ esortazione di Ser @Spinoza ( “Le azioni di un altro, non le deridere, nè le compiangere, ma sforzati di comprenderle” ! ) ??? 😀
    3) Di “quella” Blogger, non mi sembra si sia parlato abbastanza, e colgo qui lo spunto per affermare il mio punto di vista : a me piace molto, mi è capitato di leggerla da lei o in altri blog e mi è parsa interessante, ma – schiettamente, e con tutto il tatto di cui dispongo ( eh, ‘poco tengo, poco dongo’ 😦 !!! ) – mi permetto di dire che il suo spazio e le tematiche che propone ( o se vogliamo, le finalità che visibilmente insegue ), non mi interessano granchè, tutto qui !

    Ps. Cara @Ifigenia : non sapevo di Ser @Valentino e me ne dolgo .
    Lo stimo molto e lo apprezzo come uno dei più sensibili e sinceri commentatori di tua Zia !!! Spero, ove si sia offeso, che passi presto, poichè la sua perdita sarebbe pesante !!!

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  18. @Marisa e @Ify: sul linguaggio scritto verso la parola “parlata”. Sono d’accordo con voi al 100%. Non c’è niente che può sostituire una sana conversazione a voce, Sia di presenza che per telefono.
    Scrivere, per quanto sia nobile come metodo, ci consente di adottare diverse personalità. non sempre aderenti a ciò che noi siamo in realtà. A ciò che vorremmo dire. Qui sui blog ci raccontiamo, e anche per email, ma è una narrativa. Quando ci parliamo “a voce” viene fuori ciò che siamo davvero, la nostra vera personalità. Per cui, raccontiamoci qui, ma confidiamoci a voce.
    Assolutamente. L’intimità ha bisogno di presenza, di conversazione. Altrimenti sovvengono gli equivoci, i fraintendimenti. Non si comunica a dovere.
    La voce è doverosa.

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  19. cavaliereerrante

    @Martina, lasciami “ripetere me stesso”, come soleva fare Ser @Walt Witman : o per iscritto, o a voce, o ‘de visu’, o per l’ aere virtuale, o guardandoci “occhi negli occhi” ( ed oserei dire “bocca a bocca” , per non andare oltre ed incappare nel guardingo e minaccioso ‘bollino rosso’ in agguato ), “la conoscenza dell’ altro è aleatoria, illusoria, sempre precaria” … ma in fondo, siamo riusciti a conoscere finalmente noi stessi ???
    Non credo !
    E in tale situazione, ci vogliamo illudere che conosceremmo gli altri al solo vederli, mangiarci insieme una pizza, o addirittura anche andandoci a letto ???
    La “voce” ?
    Le “carezze” ?
    La pizza sotto casa con la brigata degli amici ?
    A mio “errante” parere, è semplicemente il nostro ineludibile bisogno di affetto, di amare e di sentirci amati, non un approfondimento della vera conoscenza quindi, semmai una occasione ( come lo è il blog ) per salire un altro gradino verso di essa !

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  20. non concordo, Ser Bruno! La tenzone dialettica si fa interessante 😉
    Come ben sai essendo io figlia dei fiori, do’ un’enorme valore all’amore. Chiamasi come lo si voglia, letto condiviso, atto sessuale… mi fermo qui sennò ify censura 😀
    La pizza con gli amici è una cosa, l’intimità, le voci e le carezze sono un’altra.
    o forse è colpa mia, perché io in quei frangenti non fingo. Mai. per predisposizione genetica.
    per cui, Ser Errante, facciamo distinzioni.
    Sul blog cazzeggiamo.
    A letto, amiamo.
    Con gli amici, apriamoci a nuove relazioni.
    Un abbraccio, fido amico 😉

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    • @Martina: beh, io amo pure sul blog, e cazzeggio anche nel letto 😛

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  21. cavaliereerrante

    Condivido tutta @Martina-34, ci mancherebbe !
    Separiamo, distinguiamo, auguriamo, settorizziamo ed altro ancora, ma non è questo ciò che che dicevo …
    Io dicevo e dico con giudizio “vagante”, che la conoscenza dell’ altro/dell’ altra è “sempre relativa e precaria”, l’ andare oltre la conoscenza scritta è ovviamente una nobile esigenza ( d’ affetto da dare e/o ricevere, di amore da dare e/o ricevere, di curiosità da esaurire o ampliare … etc. etc. ), ma resta pur sempre “un gradino di più salito” verso la conoscenza dell’ altro/dell’ altra, la cui interezza ci sfuggirà comunque, restando ancora svariati scalini da ascendere e di cui non conosciamo il numero ( cosa bellissima questa, poichè lascia spazio alla creatività della fantasia, o meglio, all’ emozione ! ), gradini peraltro che saliamo non di rado mutando noi stessi e diventando altro/altra dal noi che, esitanti, alzammo il piede verso il primo scalino che usciva dalla banalità e dal ‘dejavu’ .
    La vita, Amica mia, non è uno schema semplice per cui possiamo affettarla : da una parte la “presunta” conoscenza da blog, dall’ altra ‘ altrettanto presunta conoscenza reale : così come non è semplice conoscere noi stessi, figuriamoci gli altri !
    Sappiamo sviscerare l’ amicizia dall’ amore ???
    O viceversa, sappiamo passare dall’ amore all’ amicizia ???
    Conosciamo la struggente emozione di vedere un amico/un’ amica raggiungere “tutti i suoi desideri”, restandone noi esclusi ???
    O vedere chi soffra, smettere di soffrire ed essere finalmente felice come merita pur essendo noi lontano ???
    Quanto vera e straordinariamente attuale mi appare, @Martina, la riflessione di quel Grande che fù @Manzoni : “Ma in fondo, che sappiamo del cuore ? Poco o niente, appena l’ intervallo tra un suo battito e l’ altro” !

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    • @Ser Bruno: amicizia dall’amore e amore dall’amicizia sono due argomenti grossi, non ce la faccio a risponderti ora, ancora prima del primo caffè.

      Potrei dire però che in amore ci deve essere sempre “anche” amicizia, non è detto il contrario. Rimane però il fatto che l’amicizia è, secondo me, un sentimento ancora più alto e sublime dell’amore.

      Vado a versarmi il caffè 😉

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  22. No, l’amore non si può sviscerare dall’amicizia. ma questa è una mia visione personale, non molti la condividono. C’è chi separa anche il sesso dall’amore, figurati.
    Io valuto gli amici in un gradino ben più alto degli amanti, o meglio dei “semplici amanti”. Per cui passare dall’amore all’amicizia nella mia visione non è un passaggio: è un continuo.
    certo la conoscenza dell’altro non si può semplificare in schemi semplici, come non darti ragione, Abbiamo multiple identità, e questa è la parte che fa più paura della vita. Si pensa di conoscere l’altro e alla fine si scopre di non sapere nulla.
    E’ un fatto sconcertante, se ci pensi.
    Però ciò non mi impedisce di continuare ad avere fiducia negli altri. Nonostante tutto,
    e adesso vado a letto che crollo, buonanotte a tutti 🙂

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  23. cavaliereerrante

    Sì, vai a letto, @Martina, te lo sei ampiamente meritato !
    Ti auguro ‘fertili sogni e fecondi’, to be continued …
    Io, resto ancora un poco a vegliare … sto lavorando duramente a riversare sul PC, affinchè diventi un ‘file’ da stampare, tutto il mio lavoro di traduzione degli ultimi due mesi .
    Ed è piacevolissimo in questo silenzio che avvolge tutto tranne i pensieri, occhieggiare qua e là, nella “finta virtualità” di un blog, e condividere un inaspettato sorriso o un rimpianto … se li lega a noi un’ amicizia reale, pur se solo percepita da tanto lontano !
    Sconcertante ???
    Sì, ne convengo con te, eppure … se solo ci fosse dato di ascoltare per un attimo l’ intero battito di tutto l’ universo, ci accorgeremmo che ogni cosa, ogni aspetto di vita del firmamento, non è indenne dal dolore, e perfino i pianeti che ruotano intorno al loro astro, si affannano soffrendone la sua irresistibile forza centripeta, ad essa opponendo una forza uguale e contraria per non perire, mentre l’ astro stesso morirà lentamente vedendo spegnersi la sua luce .
    Che ci sarà oltre quella linea di stelle forse già morte … cosa ???
    E in questo morire lento che è la vita, cosa rimarrà di noi ?
    Via dunque ogni nostra angoscia, se era già scritta prima che noi nascessimo, viviamo, soffriamo, risolviamo, perdiamo, vinciamo talvolta, ma benedetto sia il nostro ‘cazzeggiare’ se per pochi attimi ci riporta il sorriso !

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  24. alanford50

    “I malintesi sono all’ordine del giorno con tutti, ebbi modo di ricordare che mia nonna era solita dire “le parole non sono tanto mal dette per quanto mal capite” ben prima che esistesse non solo internet, ma forse addirittura il telefono!”
    La buona notte innanzitutto, l’ora me l’impone, come sempre sono i particolari che mi fregano, può essere un gioco di chiari/scuri in un’immagine od una semplice frase anche appartenente ad un contesto molto ampio, proprio come in questo caso, per uscire dalla diatriba che non mi appartiene, anche perché altrimenti mi farebbe sentire come quello che piomba all’improvviso in mezzo di un discorso complesso e chiede pur innocentemente “Di cosa si parla?”, onestamente ho cercato di capire qualcosa di questo vostro dire, ho capito che uno dei soggetti è il premio ai blogger “Gorgeous” non avendo fatto le scuole alte sono andato a vedere cosa mi diceva il traduttore e mi ha rifilato un generico “Splendido” quindi preso atto fermo qui la mia curiosità su tutto il resto della diatriba e ritorno alla frase iniziale, quella di tua nonna, una frase semplice ma assolutamente chiarificatrice, inutile dire che la condivido in assoluto.
    E parlando di parole uno dei miei due neuroni ancora vivi mi ha suggerito di scrivere quello che lui pensa su questa benedetta/maledetta forma di espressione, la parola, un mezzo tuttora arcaico che noi umani usiamo per tentare di capirci, tentativo che la storia ci insegna non arrivare quasi mai a buon fine, perché ha un grande enorme limite, non riesce quasi mai a chiarificare il senso che le sta dietro, perché la parola ed il proprio senso sono composti da pensieri complessi ed a volte molto più ampi della parola stessa, questo vale sia per la parola scritta che per quella usata oralmente, non esiste nessuna differenza tra le due forme espressive, entrambe sono portatrici del medesimo difetto che quasi sempre le rende inutili se non addirittura dannose, perché possono arrivare ad ottenere l’effetto opposto, in questo senso non si riesce a non cadere in quello che giustamente diceva tua nonna, ossia che le parole oltre che dette andrebbero anche capite e qui inevitabilmente casca l’asino, io credo che fino a che l’umanità non arriverà ad una evoluzione del pensiero, nel senso di telepatia, quindi oltre la parola , questo problema ce lo porteremo inesorabilmente sempre dietro.
    Da qui si evince quanto siamo soggetti e direi condannati all’incomprensione e poco conta come viene spesa la parola, qualcuno crede che se la medesima parola viene spesa a quattr’occhi possa avere sorte migliore, confidando in una possibilità di maggiore comprensione fidandosi della propria capacità di interpretare l’altrui, ma è mia convinzione che non c’è differenza alcuna, il senso della parola non cambia sapendo leggere lo sguardo umano, se non in taluni sporadici casi, chi sa e vuole mentire o quant’altro lo sa e può fare sia scrivendo su di una tastiera sia a voce guardando negli occhi l’interlocutore, in questo senso non vedo assolutamente differenze tra l’interloquire nel reale e nel virtuale, perché entrambe portatrici del medesimo difetto, l’incompletezza.
    Quindi i miei 999,999999 (il 9 decimale periodico) anni di età mi consigliano sempre che quando un discorso mi interessa non devo avere fretta di giungere a conclusione e non aver paura di chiedere mille spiegazioni qualora ce ne fosse bisogno, da buon ex analista mi ricordo che mi è stato sempre suggerito ed insegnato che qualsiasi problema deve essere visto come un enorme quadrato, se tutto è chiaro va bene così altrimenti si deve suddividere il grande quadrato in 4 piccoli ulteriori quadrati, cercando così di comprendere più dettagliatamente eventuali problematiche, e questa ulteriore suddivisione del problema può andare avanti all’infinito suddividendo ulteriormente uno qualsiasi dei quadrati in altri quattro quadrati più piccoli, per poi alla fine rifare il percorso inverso per ricostruire il quadrato principale, insomma tutto questo per dire che solo la comprensione più giusta regala alla parola l’eventuale premio “Gorgeous” per la parola più vera.
    Ciao perdona il mio volo pindarico e perdona quel mio neurone logorroico che ogni tanto si sveglia e vuole a tutti i costi dire la sua anche se fuori posto e contesto, ma vista l’età a noi quasi millenari viene concesso quasi tutto, ahahah.
    Ciaooo neh! alla prox.

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    • @alanford: caro amico, è un enorme piacere per me (ri)averti tra queste mie pagine. A parte il benvenuto però ora non posso risponderti di più perché, come or ora detto al cavaliere errante, non ho ancora preso neanche un sorso di caffè, ho gli occhi chiusi e nessun neurone ha ancora fatto capolino nella mia testa neanche ancora sonnecchiante.

      Appena sveglia (e a seconda degli impegni lavorativi, che non riescono a trovare un equilibrio, a volte nulli a volte strangolanti), rileggerò con attenzione il tuo intervento, che mi stuzzicca, e ti risponderò più profusamente.

      Nel frattempo, buongiorno!

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  25. cavaliereerrante

    Buon giorno, Queen @Ifigenia-40-41-42 ( nò, non temere questa mia improvvisa bordata sulle tue navi ben disposte sul foglio, nessuna ‘battaglia navale’, me lo impedisce l’ emozione ! ), lasciami riflettere su questo prodigioso mezzo di plastica, che non di rado ci emoziona, ci espone, ci risolleva, ci intristisce, ci fa arroccare, sciogliere, immaginare, sognare, amare, essere amici, comunque … impastando i nostri sentimenti sempre, esattamente come solo fà l’ esistenza .
    Innanzitutto, buon giorno Ser Alan dei Nobili Ford ’50 … è con piacere inusitato ( ma Tu, lo puoi comprendere benissimo 😀 ), che saluto questo tuo riapprodo sull’ isola che non c’ è, questo rileggere su un rettangolino mobile di un piccolo schermo acceso di speranze il tuo classico “ciao neh alla prox”, che auspico di rivedere tantissime volte anche in questo spazio dove, con la generosa licenza della gianesca @Ifigenia ( e sub judicio del perfido @Bollino Rosso, sempre in agguato su di noi 😦 ) ! ), amiamo talvolta “cazzeggiare”, specie quando il mal di vivere ce lo imponga nostro malgrado !
    Un piacere inusitato dicevo, e per questo ancor più gradito … come ben sà anche la nostra Ospite … e la sua memore antenata .
    Nò, non temere, non piombi qui fra noi nel cuore di una diatriba ( della quale, pur rispettando i “presunti contendenti”, non potrebbe fregarcene di meno 😀 ), percepisco invece che ci piombi spinto dalla razionale vivacità dei tuoi residui DUE NEURONI, che a malapena riescono a celare un cuore antico …. a noi sommamente caro, irrinunciabile, mirabile e non oscuro lato del perenne binomio che ci turba e ci affascina, senza che nessuno di noi, o degli altri consegnati alla Storia, l’ abbia saputo risolvere mai : Materialismo – Spiritualismo .
    Sì, Ser Alan di cui mi onoro d’ essere Amico ad onta della nostra perfetta non conoscenza fisica, e della nostra distanza geografico/esistenziale, incolmabile se la guardassimo sull’ atlante, ma in realtà solo un punto inesistente, se appena ci solleviamo dalla nostra miserabile caducità, come fai Tu quando, in compagnia del tuo onusto bastone da alpino, arrivi alla cima di una tua montagna e getti il tuo sguardo la nuova vallata sottostante .
    Dicevamo delle parole, delle “Parole fra noi leggere” ( come ebbe a scrivere la tua illustre corregionale @Lalla Romano ), delle parole solo scritte, a cui la nostra ‘piccola-grande’ @Martina vorrebbe associare la bellezza e l’ emozione della voce, e verso le quali ci riconduce l’ altro dilemma di questo bel Post che ci ha fatto ritrovare : Amore – Amicizia .
    Qui, caro Amico, ne ricaverai abbastanza anche Tu, sia nel ritrovare Amici che non hai mai dimenticato ( nè loro lo hanno fatto di te ), sia nello scoprirne altri che renderanno ancora più succoso il tuo ascendere le montagne in solitaria se, come credo, quel “nove decimale illimitato e aperiodico” continuerà a pungolare la tua irriducibile razionalità !
    Un abbraccio !

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    • @Ser Bruno: a te ho già risposto a voce (e alla fine ho persino trovato parcheggio! 😉

      Buona giornata!

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  26. D&R

    Buongiorno, un passaggio veloce ed una musica che mi piace da matti, che da qualche giorno mi gira in testa e che vi mando a mò di saluto.

    Adesso vado a rituffarmi nella mischia!!!

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    • @D&R: grazie! Questa è una delle voci che più amo, e che dispiacere sapere che non è più tra di noi (dispiacere che già ebbi in passato apprendendo di Ofra Haza).

      Ora in ufficio non la posso ascoltare, ma stasera a casa me la metto a tutto volume e a gogò! 😉

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  27. cavaliereerrante

    Sì, carissimo Amico nostro, rituffati … ma assicurati che la piscina sia vuota, e che l’ acqua sia sufficiente ad accogliere il tuo “peso” interiore, notevole ma, ahitè, non previsto dal pur lodevole Ser @Archimede, poichè la densità dell’ acqua spostata non riconosce quel genere di densità che Tu ed il tuo mondo rappresentate, e la spinta che ti restituirà sarà nulla !
    Ti affacci dunque ‘di corsa’ e ci fai sentire ‘questo pezzo’ che ti piace “da matti” ?!?
    Non lo conoscevo, e ti ringrazio per questa tua memoria, poichè è raro sentire l’ anima cantare e, con la sua voce prodigiosa, sradicarci da questa piccola e meschina terra …
    Buon giorno quindi a te, Ser @Diendèrre, ti sia lieta la giornata in cui ti stai tuffando !

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  28. Mia cara Amica,
    la Vita è un gioco
    … per narcisisti …
    i quali, dopo “essersi”
    realmente visti
    infine smettono
    di fingere
    d’essere tristi

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  29. Buongiorno a tutti. Ify, glielo ricordi a Bali, visto che siamo in tema, di scrivere quel post sul buddhismo? Puoi anche costringerlo con la forza, se vuoi 😉

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  30. kalojannis

    Non sapevo avessero aperto un post-shop 😆 😆 😆

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  31. cavaliereerrante

    Ahè, @Ifi, hai visto la nostra @Martina ???
    Hai udito cosa richiede a Ser @Balibar ???
    Dunque, non credo di andare ‘off topic’ ( non ostante il premio assegnatomi dell’ OFF TOPIC AWARD 😀 ), mantenendomi rigorosamente a questo tuo bel post di “finte diatribe”, TO BE CONTINUED my eternally question, che tutt’ ora vedo ed odo “without answer, che ora pongo sul piatto katanico di Ser @Balibar :
    Che cavolo è questo sumatra kantrata …. nò …. voglio dire …. questa tanka di tramasutra … quando l’ ankata trasuma 😦 … cci loro a ‘sti indiani … questo tantra di kamasutra ?!?!?
    Posso avere un’ ansuer ???
    Oso ??
    L’ avrò ?
    Bene :msrgreen:

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  32. cavaliereerrante

    Oh … il mio faccino verde, svanimmi ?!?!?
    :mrgreen:

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  33. kalos, è che il Bali qui bisogna PREGARLO prima di tirargli fuori una riga di post. Ecco vedi Ser Bruno, se scrivesse un post del genere ti risponderebbe anche sui tuoi quesiti sul tantra 😉

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    • @Martina: credo che sia inutile anche pregarlo… è un ariete: lui fa moltissimo, ma tutto spontaneamente.

      Se decide di no, viene fuori l’ariete che è in lui (e pensare che la maggior parte dei miei amici sono ariete, me tapina! 😉

      Però forse per Martina lo farebbe…

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  34. cavaliereerrante

    Oh … Amica mia, pregarlo ?!?
    Bene :

    Nostro @Bali che sul blog
    non compari se c’ è smog,
    dacci un Post tuo quotidiano
    che sia “tantra”, e non invano …
    che sia “kama”, e “sutra” pure
    da sopìr nostre paure !
    Or lo vedi, anco @Martina
    che di notte mai non dorme,
    poichè l’ anima s’ affina
    e del sogno insegue l’ orme,
    te lo chiede qui in ginocchio :
    dacci il “tantra” e il “sutrakama”,
    così dolci a darci un occhio
    e intriganti per chi ama
    qual caballi avanti al cocchio !
    Ce lo dai, Ser @Balibar
    il tuo post qui prediletto ?
    Se con noi sarai Tu retto
    ti portiàmo tutti al Bar !

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  35. davanti a questi versi Bali deve cedere!
    Ify, non credo nello zodiaco per cui confido in un improvviso atto di spontaneità 😉

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    • Cioè si deve “sforzare di essere spontaneo”? 😆

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  36. Cara @Martina, mi fai sorridere e ti rispondo volentieri.
    Il fatto non è che mi piace farmi pregare o che son pigro o che son preso dall’impegnite. 🙂
    Io non sono buddhista, non sono induista e non sono nemmeno cattolico. Non seguo piccoli gruppi o sette che dir si voglia.
    Sono semplicemente una persona che cerca, soprattutto in senso spirituale.
    Così se dovessi parlarti con proprietà di Buddhismo o di cose analoghe, dovrei andare a ripescare nei libri che ho letto per ottenere qualcosa di non troppo bugiardo o, almeno, aderente a quella filosofia, religione, disciplina che dir si voglia.
    Insomma, non mi sento molto qualificato per farlo. Tanto che in tempi passati venne sul web un mio amico a parlarne, lui sì Buddhista.

    Ho letto molto, è vero, ho ascoltato la voce di molti maestri, dove possibile ho praticato perché a lavorare non fosse solo l’intelletto.
    Negli anni ho studiato Shiatzu, massaggi ayurvedici ed altre cose, però vedi, mi son sempre rapportato a tutto questo come un foglio di carta assorbente e, appunto per questo, ho in me delle macchie d’inchiostro che poi è difficile restituire secondo i modi, vedi la scrittura, più decifrabili.
    E anche questo è piuttosto Zen 🙂
    Ti assicuro che è un problema serio per me.

    Quindi posso consigliare un film, un libro (ne ho giusto uno, mo’ lo rileggo poi ti dico 😉 ), esporre un mio modo di vedere le cose, ma non trattare ad esempio di Buddhismo.
    Anche perché, come sai, non ne esiste uno solo.

    Ma avremo modo di far parlare queste lingue anche qui da Ify. Solo un po’ di pazienza.

    Ps: ecco, ad esempio lo sapevi che Robin Norwood (Ser@Bruno, non è la moglie di Robin Hood 🙂 ) ad un certo punto ha detto grazie al marito per i begli anni passati insieme e si è data allo Sciamanesimo?

    Ma se hai qualche domanda specifica sono qui 😉

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  37. Errori di battitura a volontà. Magari anche altri 😦
    Sorry

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  38. cavaliereerrante

    Sei un grande Ser @Balibar, poichè sai di non sapere !
    E per questo ci insegni ( o ci ricordi, mettiamola così che è meglio 😀 ! ), una grandissima verità, che – se me lo concedi – vorrei riassumere nel mio dialetto : “A regà, ched’ è ??? Volete capicce quarche cosa co’ sto cacchio de kamasutra cor tantra o senza er tantra … cci loro a l’ indiani ??? E venite da me, che sò che nun sò nè bbuddista e nemmanco induista, inquantochè nun sò nemmeno ‘n cristjano che segue ‘na rotta ?!? Madonna mja bbella … ahè, famjo a capisse : aqquì si ce volete capì quarcosa, annate a le fonti der sapere, ner senso … svejateve, addrumate un firme che sgranocchi ‘ste cose, io a mala pena ve potrei intrattenè, io tutt’ ar ppjù ve potrei rincojonì co lo scjazzu ( nò, nun equivocate, nun stò a parlavve de quello sci der ca@@u, quello è ‘n’ antro filone ! ) o co li massaggi ajurvedici … ve interresseno ? None ??? Ahò, io ve l’ ho detto e ve lo ripeto, “annate a le fonti” e bbaggnjateve co’ quell’ acque” !
    Ottimo consiglio, Ser @Bali, che seguo subito : vado da Ser @Aquila e ni faccio dire da lui se sia miglior sa per noi un suma tantrato col kama, o piuttosto un kamatantra di suma ( magari con massaggi ayurvedici eseguiti da @Marina Suma :mrgreen: ) . Vi pare che Ser @Aquila non sappia istruirmi ad hoc ???
    Ubi major, mino cessat ! 😀

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  39. D&R

    Kama Sutra: la traduzione letterale in piemontese è “che mi sotterri” 🙂

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    • @D&R: e sai qual è la traduzione letterale di “me l’ha detto un uccellino” più o meno blu che sia? 😉

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  40. Oh caro Bali, non era mia intenzione metterti sotto il riflettore 😉 Nè era mia intenzione tempestarti di domande 🙂
    come sai io sono atea, e le filosofie orientali mi affascinano appunto… in quanto filosofie 🙂 Ed ammetto che i loro metodi di meditazione sono davvero efficaci. Però dopo la discussione e gli spunti di riflessione che sono scaturiti l’altra sera su un altro blog, mi interessava molto discuterne di più… nessun insegnamento, nessuna richiesta di post accademici… cerco anch’io di essere zen 🙂
    La Norwood sciamanica? e non mi sorprende dopo il ilbro che ha scritto 😆
    E mi vieni a dire così senza preavviso che hai studiato Shiatzu? Io ho avuto solo due volte nella vita fatto un massaggio Shiatzu plantare, da una massaggiatrice che aveva studiato il fatto suo (e furono anche gli unici massaggi ai piedi della mia vita…). E’ quello il Nirvana?
    (però mi aveva beccato anche dei punti dolorosi mica male… ed equivalevano a effettivi malesseri fisici che stavo attraversando al momento… incredibile).
    Per cui, niente pressione. Solo una conviviale chiaccherata. E libri e film, oh quei consigli sono accetti dato che fino ad ora mi è piaciuto e strapiaciuto tutto 🙂

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  41. Ciaooooooooooooooooooooooo…questa volta li ho letti tutti i commenti…almeno non mi ammonisce Mamma Ifi 😀

    Eh che sono talmente tanti che uno si perde a leggerli tutti insieme….e poi io so piccola e nera, mica posso fa ste faticacce a 40 anni suonati 😆
    Volevo cogliere l’occasione per salutare due o tre esseri umani che non sento da un pò
    1) Ser Alan….ma dove siete finito?
    2) Ser Bali, non partecipate quasi mai e sapere il vostro pensiero ci lusinga……
    3) Ser D&R….sempre ironico, tagliente e simpaticissimo….non è da tutti e la classe non è acqua…gli impegni lavorativi vi portano lontano, ma poi arrivate con un vostro commento e tutto ricomincia a filar bene 😀

    Saluti affettuosi anche a Ser Cavaliere….lui non si perde mai pur essendo errante e sa quanto mi faccia piacere….
    Lady Marty….il mio unico rammarico è di non averla scoperta prima…come anche Lady Ifi…..perchè come detto alla fine sono sicura che incontrandoci non solo saremo uguali ai nostri blog, ma anche meglio!

    ….qualcuno non è ancora di mia conoscenza….il blog voglio dire….ma provvederò 😀

    besos kate

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  42. cavaliereerrante

    Toc … toc … c’ è nessuno 😦 ?!?
    Ehm … ci sarebbe un bel caffè caldo per un Cavaliere Errante con la gola riarsa, bisognevole di bere questa bevanda fantastica che, nelle lande solitarie in cui vaga non riesce mai a bere :megreen: ???

    Ps. Grande @Kate, sensibilissima Amica nostra !

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  43. cavaliereerrante

    Sò de coccio, eh ? :mrgreen:

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  44. alanford50

    Gent.ima Ifigenia, chiedo venia se approfitto di questo tuo spazio e della tua ospitalità per porgere un dovutissimo saluto ad un paio di amici blogger che da un po’ di tempo non incrociavo più, alla mitica Kate che mi ha sempre onorato con la sua amicizia virtuale, così dicasi anche per l’altrettanto mitico cavaliere errante, anche lui avvezzo alla pugna ed al percorrere mille strade e lande sconosciute unicamente per cercare ed incontrare l’uomo, con lui nel nostro antico peregrinare ci incontrammo mille e mille volte in uno dei tanti incroci di cui è composto il vivere, ogni incontro un piacere, ogni incontro un doveroso e graditissimo saluto di chi sa essere destinato al perenne peregrinar per mondi , ormai la mia vetusta età mi ha portato ad abbandonare il destriero e la pugna per un più comodo restare comodamente spaparanzato sulla sponda del mio sacro fiume per osservare il lento scorrere della vita e per sguazzare nell’ozio più profondo e sfrenato , lasciando la speranza ma anche la certezza di trovare i vecchi amici blogger unicamente nelle mie poche uscite in quegli spazi che gentilmente accolgono il mio solito sproloquiar.
    Ora Vi lascio con il mio solito e classicissimo Ciaooo neh!

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    • @alan: fai pure, mettiti comodo, e goditi la rimpatriata coi tuoi amici 😉

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  45. @ Cavaliereerrante e Ify

    Mi scuso per il silenzio ma in questi giorni sono oberata dal lavoro e, visto che qui i commenti si moltiplicano con la velocità della luce, mi riesce difficile seguire la discussione.

    Comunque, al Cavaliere dico che, usando i sinonimi, volevo semplicemente riformulare in maniera più chiara il mio pensiero, che comunque credo abbia bene interpretato.

    A Ify dico che ricordo quel post e l’incavolatura di Valentino ed è proprio una delle tante situazioni in cui, pur non volendo, si viene fraintesi. Per il resto concordo. Quanto alla blogger “incriminata”, sarà pure brava e intelligente, ma, se fosse stata diplomatica, piuttosto che dire “Non leggo i tuoi post”, poteva dire semplicemente “Pur non essendo una lettrice assidua …”. Avrebbe mentito? Allora ho ragione a dire che talvolta la diplomazia maschera la verità.

    Ringrazio anche Martina per aver condiviso le mie osservazioni sulla differenza tra scrivere e parlare guardando negli occhi l’interlocutore.

    Ciao a tutti! 🙂

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    • @Marisa: “Pur non essendo una lettrice assidua …” sarebbe stata un’espressione di buon gusto e buon senso. Quella che le è uscita invece si commenta da sola.

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