In tribunale

Non è una cosa che mi piaccia fare. L’ho evitata per sedici anni, probabilmente peggiorando la situazione.

Mi giustifico sostenendo che in fondo di matto ci ha dato da poco, almeno in maniera così eclatante. Forse dopo la morte del padre, o causa convivenza con la madre, o forse ancora prima, quando ha perso per sempre le speranze di rientrare nel suo vecchio posto di lavoro e si è dovuto adattare a qualcosa che detesta.

Tutto sommato, anche se razionalmente capisco che è inevitabile, mi sembra di fargli un torto, mi sento in Kramer contro Kramer.

Naturalmente andrò avanti con la verità, non m’inventerò niente, ma sono sicura che invece lui lo farà, l’ha sempre fatto, ha l’inganno e la menzogna incorporati. E poi, non sarò io a portare avanti la cosa, sarà l’avvocato, e mi disinteresserò abbastanza di quello che farà.

Chiaramente la prima richiesta, al di là di qualsiasi altra rivendicazione, è che lui deve sparire dalla mia vita. Non la voglio sentire la storia che siamo noi che gli apriamo la porta, perché non si può chiedere che sia la ragazzina a tenere fuori della porta un padre – che lei ama – che si accampa e implora di entrare o che si attacca al campanello a suonare, deve smetterla di coinvolgerla emotivamente e ricattarla facendo leva sul suo affetto.

Non posso neanche essere io, comunque con la ragazza che si vede queste sceneggiate. Non voglio essere pedinata, non si deve accostare al mio ufficio: deve avere una diffida ufficiale, questa è la prima cosa che chiedo. La figlia è grande, entra ed esce come vuole, ha un suo cellulare, non c’è bisogno che passi attraverso me per vederla, e di vederla non gliel’ha mai proibito nessuno.

Mi ricordo all’epoca del mio divorzio, civilissimo e seguito da un pranzo insieme al mio ex marito, vedemmo in tribunale delle scene patetiche, c’era una coppia che si sbranava davanti a un figlio terrorizzato, e il mio avvocato commentò “E pensare che un tempo questi magari si amavano”.

E’ triste una storia che finisce in tribunale. E poi, diciamocelo, pure costosa.

43 commenti

  1. cavaliereerrante

    Buon Giorno, e tenera mattinata a te, Queen @Ifigenia !
    Immagino che, dopo la tempesta di ieri, la mia amatissima Città, che è anche la tua, sia in questo momento bellissima, come quella che, ora, si affaccia splendente sul Porto .
    Sulle tue intenzioni, io da Cavaliere Errante ( ed immagino facilmente tutti i tuoi Amici ed Amiche che sanno quanto tu abbia sofferto e perchè ! ), sono non soltanto d’ accordo, ma fiero che tu combatta e vinca definitivamente questa battaglia !
    Combattila quindi con ogni mezzo che la Legge ti riconosce, combattila con l’ intentenzione di non retrocedere più dai tuoi propositi umanissimi e giusti, combattila con la consapevolezza che forse nessuno avrebbe sopportato simili sofferenze !
    E vincila completamente, senza mai perdere una ‘humana pìetas’ nei confronti del Padre di tua Figlia, una pietà che non è cedimento mai, ma sentimento che ogni vittoria ci toglie comunque qualcosa di noi !
    Chi ti vuole bene e ti stima per la Donna leale e sensibile che sei, è con te, per ogni aiuto ti dovesse necessitare, ogni supporto ‘non virtuale’ ti occorresse per percorrere fino in fondo questa strada che hai coraggiosamente intrapreso non senza tristezza .
    Ti abbraccio, Amica mia !
    Ser @Bruno

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    • @Ser Bruno. Sono una brutta cosa le aule dei tribunali.

      Intanto per i tempi talmente lunghi che spesso finiscono per non risolvere il problema, poi perché viene applicata la legge, che non è detto che corrisponda sempre alla giustizia, e in terzo luogo perché a volte non viene applicata neanche la legge (anche perché quella italiana ho la vaga impressione che dica tutto e il contrario di tutto).

      E’ triste finire in tribunale, e perché poi? Perché un padre deve mantenere la figlia? Perché io, che ho chiuso la storia con lui da oltre sedici anni, non devo essere tormentata? Perché io, libera e indipendente cittadina, voglio magari farmi un viaggio all’estero, senza contare che ho alcuni familiari in Israele, e possono anche verificarsi eventi, lieti o tristi, che richiedono la mia presenza lì? Ma perché io devo rendere conto a lui della mia vita?

      Purtroppo, mi ha messo con le spalle al muro: le buone maniere le abbiamo provate tutte, e anche per troppo tempo.

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  2. ma questo non ce l’avevi già fatto leggere? Forse non tutto ma le ultime righe le ricordo benissimo.

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  3. Della scena in tribunale? Credo proprio di sì, l’avrò raccontata anche più di una volta, mi rimase molto impressa.

    Correva l’anno 1989, in ventuno anni sai quante volte l’avrò ripetuta?

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  4. comunque sì, è veramente triste una storia che finisce in tribunale. Eppure, credo che basterebbe poco per separarsi civilmente, senza battaglie sanguinose. Basterebbe poco ma spesso, questo poco, non si riesce a trovare

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    • @Pani: ho letto il tuo commento dopo aver risposto a Ser Bruno, ma vedo che le mie osservazioni rispondono anche a questa tua considerazione.

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  5. costosa si’. infatti il mio avvocato sta cercando in tutti i modi di non finire in tribunale, prima di tutto per il costo aggiuntivo che il divorzio (gia’ costoso di per se’) con causa in tribunale avrebbe, e poi per evitare appunto la sceneggiata alla Kramer contro Kramer.
    Cena con l’ex dopo il divozio? Per me sarebbe fantascienza. Una cosa pero’ voglio fare (e non scherzo, ci sto pensando) ed e’ una bella festa, con amici vicini e lontani, non appena firmo questo stramaledetto divorce settlement. Una cosa alla grande, vorrei organizzarla in Italia. ed ovviamente miei cari anche voi sarete invitati 😉
    Ify fai benissimo a fare questo passo. Hai bisogno di vivere una vita serena.
    Un abbraccio

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    • Purtroppo noi in tribunale ci dovremo andare a finire per forza, perché ogni accordo privato verrebbe da lui disatteso, e allora serve una sentenza di un giudice.

      Se lui acconsentisse a vedere la figlia fuori casa, tempo quindici giorni tornerebbe alla carica, se accettasse di firmare un rid bancario per accredito degli alimenti direttamente sul mio conto, lo ritirerebbe alla prima voglia di rivalsa: è un uomo la cui parola, almeno per quanto riguarda la mia esperienza, non vale niente.

      E’ l’uomo del raggiro e del dispetto, del temporeggiamento e la menzogna, del raccomandarsi rappresentando la sua situazione pietosa per poi tradire.

      Una volta mi aveva fatto la cortesia di comprarmi una giacca che vendevano dalle sue parti e me l’aveva portata a casa. In seguito a una lite, fu sbattuto fuori casa e mi pregò in ginocchio di rientrare che aveva bisogno urgente del bagno e io “vai al bar”. Segui una preghiera drammatica sulle sue condizioni, i dolori della colica che lo stavano piegando in due, mi pregò di avere pietà e al solito intervenne la figlia: “Mamma, si sente male, non mandarlo in giro per i bagni pubblici, in quelle condizioni come fa?”.

      Lo feci entrare, lui prontamente, tornato improvvisamente sano, afferrò la giacca dalla stampella e disse “E questa me la riporto via” e se ne riandò.

      Lui fa “Al lupo al lupo”, ma il giorno in cui le sue malattie e i suoi malori saranno reali, credo che il suo implorare lo ignoreranno il popolo e il comune.

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  6. Perché anche in questo, il tribunale, la mia esperienza fu lieve? Meno per le tasche. Non so se racconterò con dovizia questo. Lei aveva voluto la separazione. Poi, su mia richiesta, non era interessata al divorzio. Non sono particolarmente attento all’ordine ma alcune cose le voglio al loro posto. Se devo essere libero voglio essere libero. Se una cosa è finita voglio che sia completamente finita. Ho tranquillamente detto che se non mi creava problemi (e perché avrebbe dovuto?) le spese sarebbero state tutte a mio carico, diversamente lo avrei chiesto comunque e ognuno avrebbe pagato la propria parcella. Ci siamo intrattenuti in tribunale in tutto non più di cinque minuti. Ma io sono fortunato. Vorrei potervi cedere un poca della mia fortuna.

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    • Ti ringrazio Mario, comunque mi accontento delle fortune che ho avuto. Sul fatto della libertà la penso come te, voglio la chiarezza, e di una situazione di cui ho gli svantaggi voglio pure i vantaggi.

      Per quanto riguarda me e Attila, chi vivrà vedrà.

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  7. sabby

    è triste sì una storia che finisce, che sia un tribunale o un altro luogo, è triste perché sembra che una parte di noi non ci sia più e ci sentiamo anche tradite da ciò che un tempo ci fece fare la scelta!
    nel tuo caso devi andare avanti, con grinta, che so che non ti manca, e con coraggio, e soprattutto, per amore di se stessi.

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    • Cara Sabby,

      a volte più triste di una storia che finisce c’è una storia che non finisce. Sai che nelle carte la morte non è affatto una brutta carta? Spesso indica semplicemente la fine definitiva di qualcosa, senza ulteriori strascichi.

      Qua invece sono lustri che ci portiamo appresso strascichi, zavorre e macerie.

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  8. Daniela

    Brava, finalmente qualcuno si renderà conto che questo personaggio può diventare pericoloso e deve essere quantomeno arginato nella sue manifestazioni di psicopatico.. che almeno, come dire, “l’autorità” sappia che il soggetto in questione non rende vita facile alla sua ex e a sua figlia (perchè lo farà per amore paterno.. ma in maniera piuttosto contorta dimostra il suo affetto)..
    Speriamo che tutto avvenga in maniera veloce (sic!) e finisca positivamente per te e la tua bimba!
    Baci

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    • @Dany: breve non sarà. Spese tante, se pensi che sarà chiesta una perizia psichiatrica, e chiaramente questo comporterà una controperizia, e poi lui accuserà me delle stesse identiche cose, alla fine diventerà una mostruosità insostenibile, e tutto questo per che cosa poi?

      Speriamo bene, che almeno qualcuno lo consigli.

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  9. sabby

    questo è vero,
    ci sono tantissime storie che per paura, per problemi di varia natura, non finiscono e si trascinano, danneggiando così se stessi e chi ci stà vicino.

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    • @Sabby: credo sia la cosa peggiore. A volte il problema non è incappare in un ostacolo, ma nel non uscirne mai.

      Quando la madre di Attila parlava della di lui ex (altra psicopatica, ma alla lunga molto meno di lui), gridava alla “sfortuna”: ok, potrà avere avuto la sfortuna di averla incontrata, che sia nata una storia prima che lui si avvedesse di chi lei fosse, ma c’è stato sette anni, e che capperi, mica gliel’ha ordinato il dottore!

      Considera che, dopo due anni che l’aveva lasciata, lei ancora circolava per casa sua e lui, a costo di distruggere la famiglia che stava creandosi, non l’ha voluta mandare via.

      Ti immagini che io trovo l’uomo della mia vita e rinuncio a lui perché non ho il coraggio di dire ad Attila di non presentarsi più?

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  10. Daniela

    E’ una strada lunga e tortuosa… faticosa!
    Ti auguro con affetto una forza interiore per affrontare la salita!

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    • La forza interiore ce l’ho, bisogna vedere il portafogli se mi reggerà.

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  11. sabby

    quando frequentavo mio marito la madre mi parlava sempre della sua ex, una storia di 14 anni, pensa te??, poi un giorno mi sono stufata e ho detto a tutti, se ci sono io lei non c’è, nè qui nè nei vostri pensieri, altrimenti correte e riprendetela,
    quindi è giusta la tua osservazione, la tua vita deve andare avanti, devi rinnamorarti ancora e soprattutto essere felice.

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    • La Lobot ha fatto di peggio, è andata a dire alla ex che se la rimpiangeva. Mi dicono che rubasse (anche a lui ha svuotato il conto in banca), e tante altre cose che scrivo e cancello perché, insomma, un minimo di pudore, e poi mi disse lei stessa (la ex) di averlo sempre tradito, fin dal primo momento, oltreché ingannato da prima di subito mentendogli sulla sua situazione personale, e le vanno pure a dire che se la rimpiangono: è proprio vero, chi si somiglia si piglia, e loro si somigliavano davvero tanto.

      Hanno ragione a rimpiangerla: io, con lui, con loro, che ci azzecco?

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  12. dani

    tra le tante “incredibili” che sto leggendo, mia cara, quella che più mi colpisce è la sceneggiata della colica… per recuperare una giacca!!!
    Quasi una barzelletta!!
    Sulle tristi scene in tribunale, purtroppo è vero, la maggior parte è uno spettacolo straziante. Non so, c’è sempre uno dei due che si sente più ferito e umilato e desidera vendetta!!

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    • Beh, la sceneggiata per la colica mica era un fatto eccezionale: lui chiama sempre in causa eventi melodrammatici per fregarti.

      All’epoca in cui tentava di inciuciare con una tizia, il l’avevo sgamato e lui negava, spalancando gli occhioni lucidi e dicendo “Chi, io? Questo pensi di me? Con la disoccupazione che sto impazzendo, neanche se mi si presentasse Miss Italia nuda!” (miss Italia nuda no, ma la maestrina succintamente vestita sì).

      E pure qui scrivo e cancello, la lista sarebbe lunga, ma almeno qualcuno dei panni sporchi, laviamolo in famiglia! 😉

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  13. dani

    Ovviamente in bocca al lupo… 🙂

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  14. sabby

    è da un po’ che vorrei farti una domanda e poi ci ripenso e poi cancello,…. ora la faccio sperando di non essere invadente, altrimenti non rispondere, non succede nulla,
    ma il rapporto con Attila i primi tempi com’era???

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    • Ci volevo scrivere un post su questo, giunti fin qui mi sembrava dovuto… ma poi mi rendo conto che quello che non si può dire è superiore a quello che si può dire. Comunque lo lasciai dopo circa un mese, per problemi venuti fuori già dopo una settimana.

      Più di questo, purtroppo, non posso dirvi (comunque, quei primissimi attimi, furono belli, è ovvio).

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  15. Anch’io come Sabby mi veniva da chiederti quanto sei stata trasportata verso di lui per farci un figlio: Che successivamente si seppe che era una figlia e pure deliziosa. 🙂 Non è mera curiosità, forse è più un tentativo di comprensione della natura umana. Capisco le difficoltà che hai a parlarne e non chiedo di più, ma mi incuriosisce il fatto che malgrado tutto, e tutti, e le tue capacità di prendere le distanze, quest’uomo sa ancora ferirti. Capisco che è il padre di tua figlia e se non altro per lei avresti almeno desiderato il possibile. Ci si sente tremendamente sole con la responsabilità di un figlio, ancora di più se quel figlio di fronte a tutti non ha nemmeno un padre ufficiale. Almeno uno straccio di persona che ti sostiene un minimo. Questo almeno per un po’ di tempo deve pur avertelo dato. Apparentemente ama sua figlia, a meno che anche lei non sia una buona scusa per rovinarti la vita. Ci sono persone che si rovinano la vita per rovinarla agli altri. E’ per loro una questione di principio. Conosco una coppia che vive da separati in casa da dopo la nascita della figlia, solita scusa la crescita della figlia e adesso che è cresciuta la divisione dell’appartamento e così continuano ad angariarsi giorno dopo giorno. Meglio un taglio netto e quello che fai tu mi sembra la strada giusta, anche se posso immagina che la creatività di Attila, purtroppo non si fermerà qui. Qualsiasi sia il verdetto e le specifiche del giudice.
    Ti auguro che capisca e che tu riesca a levarlo dalla tua vita, ma sarà un bel match visto che tua figlia continuerà a vogarti contro e a tenderti qualche tranello (in buonissima fede s’intende)
    Auguri di cuore
    Ross

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    • @Ross: io sono sempre stata contraria alla “scelta” di rimanere insieme “per amore dei figli”: una famiglia disaffettiva e con un clima teso, dove non c’è amore e rispetto, non è certo l’ambiente più idoneo per far crescere un figlio: io questa scelta non l’ho fatta, ma questa situazione me la sono ritrovata addosso lo stesso, è questo il paradosso.

      PS: dammi consigli, dammi consigli, non ti preoccupare: io ascolto, rifletto, valuto 😉

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  16. Ross… non dare consigli. Non dare consigli. Ti prego, non dare consigli.
    Ify… auguri di cuore anche da parte mia.

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    • @Mario: grazie… ma sapeste quanto mi pesa questa decisione! Trovo fondamentalmente idiota tutto questo, e comunque a me lui fa pena, e mi sembra di infierire su un innocente. L’unica cosa che mi ha convinto è che l’avvocato ha detto che, se la perizia rileverà qualcosa, sarà costretto a curarsi, e questo sarà un bene soprattutto per lui, oltre che per noi ovviamente.

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  17. dani

    Incredibile come in un arco di tempo così breve si possa in un certo senso cambiare la vita di qualcuno. Splendido cambiamento se ovviamente si pensa al “frutto” d’amore venuto fuori :-).
    Ciò che trovo inconcepibile è come questa persona fosse così vuota da aggrapparsi in questo modo a te dopo una relazione così breve. Consentimi di dire che fa quasi pena.. tenerezza.

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    • @Dani: sì, fa pena. Tutto gli si può dire fuorché che sia una persona cattiva: ma è una persona che alla fine, per mille e un motivo, fa più danni che se fosse un mascalzone.

      Lui è una persona molto disponibile, a parte il precipitare verso la follia di quest’ultimo anno, probabilmente per lui particolarmente dura. Il problema è che è disponibile a tutto, fuorché a portare rispetto, a levarsi da uno spazio, il mio, che non è più suo da anni, ammesso che lo sia mai stato.

      Comunque non sta bene. Giusto oggi, a proposito della sua insistenza, mi ricordavo di una volta che, siccome continuava a telefonare ogni volta che riappendevo, ho lasciato la cornetta staccata, e lui per ore e ore è rimasto attaccato alla cornetta a fare “pronto, pronto”. Ogni tanto andavo là, per vedere se ero tornata padrona della linea, e sentivo la sua voce con tono monotono che faceva “Pronto. Pronto. Pronto. Pronto” per qualcosa come quattro ore. Poi mi sono fatta mettere la seconda linea, premo “R” e buonanotte, ho recuperato l’uso del telefono e di quello che fa lui dall’altro capo del filo me ne infischio.

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  18. cavaliereerrante

    Nò, Queen @Ifi, non c’ è bisogno alcuno che tu ci racconti l’ inizio del sogno, se ‘quelle delizie’ portarono in seguito all’ incubo !
    Chiamati fuori da ogni gioco perverso, liberati una volta per tutte e fallo secondo il tuo stile, la tua sensibilità, la tua innocenza !
    Tre doti, inequivocabilmente tue, che mi portarono, ricordi ?, a venire qui da te la prima volta, per sorridere e riflettere, per confrontarci senza velo, sentirci meno soli e sognare, riconoscendoci, entrambi, figli fragili della stessa esistenza, ma mai domi, specialmente di fronte alla cialtroneria altrui .
    Poichè questo è il mio Viaggio
    ed è di molti !

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    • @Ser Bruno: eppure un giorno semmai lo racconterò, ma solo l’inizio. Come si trasformo presto in incubo lo voglio dimenticare.

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  19. kinjo

    Mi dispiace davvero…si aggiustera’ tutto,ci vuole solo tempo…un’abbraccio e in bocca al lupo.

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    • @Kinjo: speriamo… mi pare tutto così assurdo.

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  20. Fossi stata in te, mi sarei rivolta a un tribunale islamico.
    Magari lo seppellivano con i piedi fuori e lo condannavano al solletico perenne…
    (Non dirmi che non soffre nemmeno il solletico, perché allora te le vai proprio a cercare!)

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    • Non saprei risponderti, non gliel’ho mai fatto… 😆

      Scherzi a parte, rivolgermi a un tribunale islamico? Ma lei lo sa chi sono io?

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  21. E’ triste che un amore finisca in tribunale… però è anche vero che… beh come dire, “Quanno ce vo’ ce vo’!”

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    • @Godot: “Quanno ce vo’ ce vo’ “, ma con un minimo di rispetto e di buon senso, non ci vorrebbe mai 😦

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  22. Vabbeh, capisco, sei della Lazio…
    Ognuno c’ha i propri difetti (era peggio se eri milanista).

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  23. Ho sconsigliato i consigli di Ross ché nella pratica di casini ne sa fare a bizzeffe ed è troppo buona per una buona difesa di sé. Che sopravviva questo sentimento di pena mi sembrava palesato. Che dovresti provare un sentimento di solidarietà per te e di tutela mi sembrerebbe doveroso. La pena poi non è un sentimento troppo nobile e non credo faccia bene a nessuno. Il taglio sarebbe toccasana per entrambi. Forse anche lui vivrebbe meglio ma… anche tu hai diritto di vivere. Con simpatia ed affetto
    Mario
    P.S. servirà a poco ma ricorda che non sei mai sola. Hai molti amici

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    • Ti ringrazio Mario, con tutto il cuore.

      Riguardo a Ross, molto spesso le persone, dall’esterno, danno consigli ottimi che non sono in grado applicare a se stesse, ma nulla toglie alla bontà e validità dei consigli dati.

      Io stessa sono un’ottima consigliera, ho risolto questioni personali di miei amici, di lavoro, ho fatto fare degli affari incredibile a chi non trovava il coraggio di farli, e per me stessa mi sono ampiamente impigrita: credo sia la norma… 😉

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